Abusivismo commerciale, una pratica negativa che non conosce crisi
21 luglio 2020
Nemmeno il Coronavirus ferma i venditori abusivi che tornano in città d'arte e spiagge.
Confcommercio Grosseto lancia l'allarme: "Stiamo ricevendo continue segnalazioni della presenza di venditori abusivi che continuano imperterriti a battere le nostre spiagge come nulla fosse anche creando assembramenti".
Nel mondo prima del Coronavirus affollavano piazze e strade. Quasi come se fossero parte naturale dei monumenti e dell’arredo urbano. Una processione di venditori abusivi era la porta di accesso al centro di larga parte delle città d’arte a cominciare da Firenze. Secondo uno studio di Confesercenti le attività di commercio abusivo vantano un giro di affari di 1,85 miliardi.
Nel precedente contributo lo Studio Marinari ha trattato nel dettaglio quali sono le sanzioni per chi acquista merce contraffatta. Nonostante questo e nonostante anche le norme per il contrasto della diffusione del contagio, i venditori non mancano né gli acquirenti, forse ignari dei rischi e dei danni che l’abusivismo produce.
Se nelle città d’arte, anche in assenza di turismo, non mancano, le spiagge sono veramente affollate. Gli arenili italiani infatti sono pieni di venditori abusivi come prima, più di prima. A denunciarlo è Confcommercio Grosseto: “Anche quest’anno siamo di nuovo a fronteggiare la piaga dell'abusivismo commerciale sulle spiagge. Ma sappiamo tutti che questa non è un’estate come le altre: stiamo combattendo una battaglia sanitaria ed economica, perché le nostre aziende non muoiano”.
È bene sottolineare infatti che acquistare merce contraffatta, in questo particolare momento storico danneggia pesantemente le aziende italiane già menomate dalla crisi. I primi ad essere colpiti sono infatti gli ambulanti regolari che, già minacciati dall’incombere della Bolkestein, sono sottoposti a costi fissi e non certo agevoli.
“Stiamo ricevendo – aggiunge ancora la Confcommercio – continue segnalazioni della presenza di venditori abusivi che continuano imperterriti a battere le nostre spiagge come nulla fosse anche creando assembramenti. Questo, mentre tutte le attività economiche seguono, certo non senza difficoltà, le regole per mantenere alti i livelli di sicurezza. Una situazione francamente inaccettabile, ancor più degli anni passati, e pertanto abbiamo chiesto ai primi cittadini di intensificare misure preventive e controlli sul territorio".
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