Recupero crediti: quando e come riavere ciò che ci spetta

29 gennaio 2021

Oggi lo Studio Marinari illustra come si effettua il recupero crediti, un'attività sempre più richiesta sul mercato.

È sempre più difficile essere pagati. Sono molti i professionisti o gli imprenditori che mi segnalano questo problema. Mi è capitato, per esempio, che un commercialista mi dicesse di aver difficoltà anche a chiedere i compensi dovuti ai suoi clienti ben conoscendone la situazione economica. Già per noi professionisti era complicato prima – il nostro Paese non navigava nell'oro nemmeno prima della pandemia – ma ora i soldi ci sono sempre meno e si vede nel lavoro quotidiano di ognuno di noi.

Certo è che a fronte di una prestazione o un servizio dobbiamo essere pagati, pur cercando in ogni modo di venire incontro al cliente, che vive spesso le nostre stesse difficoltà. Oggi ti mostrerò come poter recuperare insieme le somme dovute cercando, per quanto possibile, di non corrompere il rapporto con il cliente che non paga.

Innanzitutto, come accennavamo, è bene aver chiaro il contesto economico e sociale. La maggior parte dei professionisti e delle imprese vive una contrazione del fatturato senza precedenti, a maggior ragione in alcuni settori come il turismo e la ristorazione. Proprio per questo mi sento di consigliare, oggi più che mai, un atteggiamento conciliante, improntato alla ricerca sincera di un punto di caduta e di un dilazionamento dei pagamenti. Qualora i vari tentativi di conciliazione non portino risultati – spesso ciò non è da imputare ad una mancata volontà di pagare da parte del cliente – si attivano le varie procedure per il recupero crediti.

Di cosa abbiamo bisogno per procedere al recupero crediti

Prima di procedere però è opportuno raccogliere tutta la documentazione che possa dimostrare la sussistenza di un credito da esigere. La documentazione può consistere per esempio in contratti firmati e lettere d'incarico o , in generale, in qualunque tipo di prova che dimostri la richiesta e l'effettivo svolgimento di una prestazione in un certo periodo di tempo in cambio di una certa somma. Spesso, per esperienza, non basta la sola fattura ma c'è bisogno di tutta quella documentazione di cui ti accennavo.

È opportuno, comunque, prima di procedere in ogni modo al recupero crediti, consigliarsi con il legale di fiducia. Una volta appurata insieme la consistenza del credito da ricevere procederemo a capire quale strategia attuare per l'ottenimento delle somme dovute a seconda del singolo caso.

In sintesi, avremo bisogno di:

  1. Fatture o cedolini busta paga;
  2. Contratti firmati (contratto di locazione, di lavoro etc...);
  3. Corrispondenza tra le parti (inclusa quella di eventuali solleciti al pagamento);

Via stragiudiziale/via giudiziale

Il recupero crediti avviene sostanzialmente in due passaggi: in via stragiudiziale o in via giudiziale. La prima è la forma più conciliante. Si cerca di convincere il debitore a formalizzare un piano di rientro, anche scadenzato per aiutarlo a versare le somme con maggior facilità. Qualora il debitore si dimostri più ostile si procede con la lettera di messa in mora (ex articoli 1219 Codice civile) che si costituisce come un’intimazione formale e per iscritto da inviare con raccomandata con ricevuta di ritorno o in alternativa con PEC a un altro indirizzo di posta certificato. In essa va richiamata l'entità delle somme dovute in base a un dato accordo tra le parti indicando un termine perentorio per il pagamento delle somme dovute.

Se il debitore si ostina a non voler pagare (è sempre conveniente farlo) si procede con la richiesta la Giudice di un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo che attraverso pignoramento (e maggiorazione) produrrà gli effetti sperati. Certo è che questa modalità, seppur efficace, porta a un'interruzione dei rapporti e, fronte debitore, ad un aggravio economico che può solo peggiorare la situazione di difficoltà.

Ci sono scadenze per i crediti?

La risposta è sì, ci sono scadenze. È giusto richiedere le somme dovute ma ci sono dei termini massimi entro cui poterle richiedere. Il termine massimo in generale sono i 10 anni ma ci sono altri casi particolari:

  1. Cinque anni per i crediti previdenziali;
  2. Tre per le prestazioni lavorative superiori a un mese;
  3. Due per i crediti da sinistri stradali;
  4. Un anno per crediti da spedizione e trasporto o per le rate dei premi assicurativi.

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